Associazone "ALOD"

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Chi siamo
L'Associazione Culturale e Professionale "ALOD" (Codice Fiscale 95257340638) vuole essere un ambiente alternativo all'attuale associazionismo di settore che risente della frammentazione culturale e sociale della modernità. Nasce a Napoli nel 2018 per iniziativa del Dott. Alessandro Sarno, già Amministratore Professionista di Beni Immobili dal 1998.

Scopi dell'Associazione sono:
- la difesa del concetto di proprietà allodiale (ovvero la proprietà immobiliare libera da oneri e tributi feudali);
- lo scambio culturale tra i proprietari di beni immobili;
- la formazione e l'aggiornamento professionale degli amministratori di condominio;
- la tutela e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato.

Modulo per l'inoltro della domanda di adesione











 Proprietario di Beni Immobili
 Amministratore di Condominio
 Interessato al Corso Base di Amministratore di Codominio Professionista
 Professionista nel settore immobiliare disponibile a collaborazioni



Si


Che cosa è la proprietà allodiale?
ALLODIO  (dal germanico allod, latinizzato allodium)
Termine utilizzato in epoca medievale per indicare i beni e le terre possedute in proprietà da una famiglia, ovvero il dominio fondiario libero e originario, senza oneri e tributi feudali e perciò in opposizione ai concetti di feudo o beneficio, con i quali venivano designati i beni ricevuti in concessione da un signore feudale in cambio dell’omaggio feudale o vassallatico, cioè dietro prestazione di un giuramento di fedeltà e lealtà.

Di solito i proprietari dei beni allodiali erano i discendenti degli “uomini in armi” (arimanni), cioè gli uomini adulti liberi che, presso la civiltà germanica, avevano il diritto, come il dovere, di portare le armi, e che, una volta impossessatisi di un determinato territorio, vi insediavano con i propri familiari e servi; altre volte ancora, viceversa, la costituzione di un bene allodiale era la conseguenza del fallimento di piccoli e medi proprietari feudali a seguito, soprattutto, dell’incremento del costo degli armamenti verificatosi alle soglie dell’anno Mille, che, assieme alla diffusione di nuove armature – in particolare l’usbergo, ovverosia l’indumento protettivo consistente in una maglia di ferro a mò di camicia -, ridusse i piccoli proprietari alla povertà, costringendoli a vendere e a ritirarsi in piccolissimi appezzamenti terrieri.

A partire dall’IX-X secolo, con l’affermazione del “dominatus loci”, cioè del potere di banno esercitato dai grandissimi possessori terrieri, sia laici che ecclesiastici, la proprietà allodiale conobbe un rapido declino, riducendo notevolmente il numero degli appezzamenti allodiali liberi da oneri e tributi, fondamentalmente perché, venuta meno l’atavica tradizione germanica che individuava nella guerra un dovere sacrale e inviolabile per tutti i liberi, i piccoli possessori preferirono ricercare la protezione militare e giuridica dei maggiori feudatari assoggettandosi ad essi.

Bibliografia
• Georges Duby, “Le origini dell’economia europea. Guerrieri e contadini nel Medioevo”. Laterza Editore, Bari, 1975
• Marc Bloch, “La società feudale”, Einaudi Editore, Torino, 1984
• Renato Bordone, Giuseppe Sergi, “Dieci secoli di Medioevo”, Einaudi Editore, Torino, 2009

(tratto da dizionariostoria.wordpress.com)
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